I commenti sui miei restauri

In questa nuova pagina pubblicherò i commenti "integrali" che da oggi in poi (aprile 2014) riceverò sui miei lavori, da chi vorrà inviarmeli.
Mi riservo il diritto di rispondere pubblicamente.

Questa pagina è fatta nella speranza che questi commenti possano essere utili a qualcuno.

I commenti riporteranno solo le iniziali degli autori, per ovvi motivi di tutela della privacy, ma tutti i commenti sono assolutamente reali, fatti da persone fisiche e soprattutto pubblicati integralmente.


NORDMENDE STEUERGERAT 3004 con TANNOY MINI AUTOGRAPH
Ho appena ascoltato "All of me" cantata da Billie Holiday ... Pare di tornare indietro nel tempo, ma con la qualità degli speaker che rendono giustizia a questo ampli ...

Un suono rotondo e chiaro da fare invidia ai più moderni amplificatori e devo dire che l'abbinamento con le Tannoy, anche se pare esagerato, in realtà consente alla Nordmende di esprimersi al meglio, facendo uscire dagli speaker dual concentric un sound che anche partendo da una banale sorgente come un "mobile" (cellulare), dopo essere accarezzato dalle valvole del Nordmende, esce prepotente e soave allo stesso tempo, da un gioiello dell'acustica e della progettazione come le Tannoy, nobilitando l'intera catena e raggiungendo il nostro cervello e il nostro cuore grazie a uno dei sensi più belli, il nostro udito.

Grazie per aver riparato un anello essenziale di questa catena.

S.C. - Cairo - Egypt

Qualche anno or sono ebbi modo di conoscere “virtualmente” Giovanni, tramite le pagine del suo sito. Da li cominciarono i primi contatti epistolari via mail, telefonici ed alla fine avemmo modo di conoscerci.
Giovanni Saoner è, prima di tutto, un appassionato. E questo fa la grande differenza. Non ripara un ricevitore, lo restura riportandolo allo stato dell’arte. Non vende un prodotto, ci permette di realizzare un sogno.
Io sono cresciuto a “Suono e Stereoplay” negli anni 70 e poi anche ad Audio Review e Fedeltà del Suono. Mi è sempre piaciuta la musica, cambiando genere con l’andar del tempo ed ancora più tutti quegli apparati che riportavano il fascino della musica all’interno delle nostre case.
Ricordo ancora il mio primo “compatto stereo” : IMPERIAL CGE.
Quello che appare impossibile è che i primi apparati stereofonici tedeschi che Saoner sa portare a nuova vita siano in grado di competere con gli apparati più moderni e tecnologici che sulla carta dovrebbero risultare inarrivabili.
E’ concettualmente difficile solo pensare che un Telefunken od un Saba d’epoca possano tenere “il passo” con amplificatori del calibro di Maranzt, Denon,
Yamaha ecc. ecc. di realizzazione contemporanea.
E non mi stò riferendo esclusivamente ad apparati di costo contenuto, di prima fascia ma anche di quelli non propriamente “per tutti”.

Ma una domanda si impone ad insinuare un dubbio. Ma, come la mettiamo con la bassa potenza erogata ? Parliamo infatti di potenze che oscillano dai 7 ai 9 w RSM per canale.
Ebbene, oltre a riprodurre le fonti sonore, sia che si tratti del classico giradischi o di un lettore digitale audio con un dettaglio impressionante e con bassi “tipicamente valvolari”, riescono, i “nostri vintage” a sonorizzare senza problemi un normale ambiente domestico “alla pari” di moderni amplificatori a transistor con ben altra potenza di targa.
L’ultimo apparato che ho avuto modo di testare è stato Il Saba Stereo I SRI 16.
Permettetemi, prima di entrare nelle mie impressioni su tale apparato presentarvi i miei impianti “di riferimento”. Naturalmente stiamo parlando di impianti “terreni” anzi per me già frutto di sacrifici economici ma a mio parere “bensuonanti” .
Ho un piccolo impianto che definisco “Scandinavo” che ruota in torno ad un vecchio amplificatore valvolare Philips Modello AG 9018, orrendo esteticamente quanto ottimo qualitivamente. Apparato di famiglia, fermo da decenni, che Saoner ha saputo sapientemente restaurare anche se fuori dai suoi canoni tipicamente “teutonici”.
Attorno all’amplificatore ruota un modesto ed “anziano” giradischi Rotel RP 830 con testina Grado , lettore CD PRIMARE CD 22 (svedese) e diffusori Dali (danesi) IKON 1 MK2.
L’impianto “principale” posizionato in sala, e di cui vado a trattare, si compone invece di: amplificatore Marantz PM17 Mk II , lettore CD Marantz CD 17 Mk II, tuner Marantz ST 6000 accompagnati dai giradischi inglesi Revolver e Rega RP6 entrambi dotati di testine Grado Prestige Gold e Gold 1.
Ancora un modesto CD Onkio C 7030 ed uno storico registatore a cassette Kenwood Basic X1.
Ma nella foto che riguarda questo impianto potete ammirare lo splendido valvolare Saba sul quale vado a concentrare la mia annotazione.
Non sono un giornalista di testate Hi Fi, non mi considero neppure un’esperto e non so scrivere con descrizioni dettagliatissime e né dispongo di sale insonorizzate e tantomeno di costosissimi “impianti di riferimento”, sono un semplice appassionato da quarant’anni ed oltre e quindi vado subito…al sodo.
Utilizzando il vinile ho confrontato il mio Marantz PM 17MKII con il valvolare. Ho utilizzato come LP : Le Orme, Collage; Fabi Silvestri Gazzé, Il Padrone della Festa; Prokofiev Sinfonia n° 5 Bernstein Israel Philharmonic e PFM in classic, da Mozart a Celebration.
Dai diffusori Q5 Kef è uscito un “panorama sonoro” eccellente con il Saba SRI-16 quanto quello offerto con il Marantz. Insomma non è percepibile una differenza consistente, “avvertibile” fra quanto può offrire un amplificatore “moderno” non certamente di prima fascia ed un valvolare d’epoca.
In alcune sessioni di prova ho fatto partecipare anche alcuni amici ma non siamo riusciti a trovare differenze evidenti.
Premetto che non ho le capacità che hanno certi “asoltoni”, ( e non lo dico in senso ironico) che invidio profondamente,di percepire “la purezza dei bassi accentuata dall’inserimento di cavi di segnale da 3000 euro” come un bravo sommeliè riesce a sottolineare il retrogusto di miele ed il sentore di mandorle”, dove io che pure con moderazione apprezzo i vini e penso di averne una buona cultura, perlomeno per quelli veneti e del trentino, riesco solo a limitarmi di poter
affermare di trovarci davanti ad…un’ottimo vino.
Quindi non andrò qui a descrivervi i singoli passaggi dei vari LP che si son succeduti.
Posso dire che i due amplificatori sono stati impiegati in pari condizioni : stesso ambiente di ascolto, stessi diffusori, stessi cavi, stesso giradischi.
Va detto che come tutti “quelli della sua età” Il Saba necessita dell’interposizione di un pre phono e che la scelta di quest’ultimo è a mio parere decisivo per un buon risultato di ascolto da giradischi.
Quello che voglio farvi considerare è la possibilità di costruirvi un moderno impianto HI FI attorno ad un simile apparato.
Ma importante è che non vi fidiate di quanto io vada scrivendo . né di quello che può dirvi Saoner. Quello che è importante è che voi ascoltiate per un bel po e crediate solo alle vostre orecchie!!
Devo proprio indicare qualche pecca? Nulla è assoluto. Lo stesso Saoner vi segnala sul suo sito valvolari di rango superiore (es. Grundig). La parte ricevitore pur valida ”sonicamente” non riesce ad esprimere quanto riesce invece a darmi l’accoppiata amplificatore più tuner Maranzt anche a causa di una minor stabilità delle stazioni ma ci esprimiamo sempre per “dettagli”.
Ancora posso dire che io preferisco il Telefunken Opus anche se di questo non posso fare una comparazione corretta essendo inserito in tutt’altro impianto e “lavorando” in un ambiente decisamente più piccolo.
Ma queste righe non vogliono soppesare se sia meglio questo o quello fra gli apparati che il Saoner può riportare all’antico

splendore.
Mi sono divertito in queste settimane a vedere le facce degli amici (ed amiche) che non credevano letteralmente alle loro orecchie quando gli facevo sentire il Saba…..ma…è lui? Si era il Saba che lasciava tutti basiti.
Mi rendo conto che risulta difficile pensare, credere, che cinquant’anni fa si potessero realizzare “sintoamplificatori d’epoca” cosi performanti e che sappiano avere anche un “impatto scenico” cosi bello…e su questo anche le signore sono state conquistate!!

S.M. - VR - Italy

 

 

GRAETZ SINFONIA 3262

In attesa della recensione.

 
GRAETZ MELODIA 4R


Ho aspettato qualche giorno per scrivere le mie impressioni sul prodotto così ho potuto constatarne il regolare funzionamento nel tempo.
Ho acquistato una radio d'epoca restaurata da Tubesound, il prezzo mi sembrava piuttosto alto ma quando l'apparecchio è arrivato in casa mia mi sono subito accorto che si trattava di un oggetto di valore.
Infatti, la radio Graetz Melodia 4R di cui stiamo parlando, si è subito mostrata bellissima , perfettamente funzionante con un suono piacevolissimo e caldo, tipico dei vecchi amplificatori valvolari.
Non sono un grande intenditore ma, da quello che ho letto sul web, credo di aver fatto un ottimo acquisto fidandomi dei consigli e delle spiegazioni del Sig.Giovanni.
Durante le fasi di restauro mi sono state inviate immagini riguardanti il progresso dei lavori.
La radio è stata restaurata perfettamente in tutte le sue parti interne ed esterne ed è splendida! E' pure coperta da garanzia per sei mesi.
Vorrei suggerire a chi fosse intenzionato ad un acquisto di radio d'epoca di soffermarsi sulla professionalità del restauratore e sulla qualità del lavoro svolto. Perfino il pacco spedizione è stato fatto a regola d'arte!
Esprimo valutazione ottima.
G.S. - Milano - Italy

Home page

CONTATTI



Sono raggiungibile al 331-6016062 o su info@tubesound.it

Grazie Giovanni