GRUNDIG
HI-FI STereo Tuner RT 50
1 - Considerazioni preliminari

Queste pagine rispecchiano le mie personali esperienze, le mie esigenze ed i miei gusti musicali.

Tutti gli elementi presi in esame sono stati scelti esclusivamente tra apparecchi Vintage, questo è lo spirito di tutto questo lavoro di ricerca. Non c'è alcun desiderio di confronto con gli apparecchi Hi-End prodotti attualmente. Semmai uno spirito di intelligente integrazione.

Per questo motivo si troveranno qua e la nel sito proposte di integrazione di questo meraviglioso sintonizzatore in moderni impianti Hi-End.

1.1 - Che senso ha un tuner vintage in un impianto Hi-End?

Negli anni 70 il sintonizzatore era ritenuto un pezzo importante dell'impianto Hi-Fi. La radio era ritenuta lo strumento ideale per conoscere le avanguardie musicali, anche se vi era qualche indesiderata implicazione, consiglio a riguardo la visione di "I love radio rock" di Richard Curtis.
Le trasmissioni perseguivano una elevata qualità sia dal punto di vista culturale che da quello squisitamente audiofilo.
I costruttori erano molto agguerriti e si sfidavano più a colpi di tecnologia che di marketing (come avviene invece oggi sigh!).
Oggi non c'è motivo per cui un'azienda debba impiegare investimenti e ricerce in una nicchia di mercato limitatissima e molto molto esigente.
In quegli anni invece vennero prodotti i migliori sintonizzatori della storia, destinati a rimanere insuperati, soprattutto dal punto di vista della musicalità.
Per questo motivo secondo me in una catena Hi-End moderna ha molto senso un sintonizzatore Hi-FI vintage.

1.2 - Chi ascolta le trasmissioni FM

Gli ascoltatori delle trasmissioni FM si possono suddividere sostanzialmente in tre categorie:

I - comuni ascoltatori a scopo di intrattenimento con modeste esigenze
II - ascoltatori a scopo di intrattenimento con conoscenze ed esigenze notevoli
III - radioamatori e/o tecnici

I - Alla prima categoria appartengono purtroppo la gran parte degli ascoltatori, essi ascoltano per la maggior parte stazioni locali generaliste. Ascoltano la musica in macchina, talvolta in situazioni di stress o disagio, accettando con indifferenza il palinsesto trasmesso negli orari dei loro trasferimenti. Ascoltano la radio in ufficio, spesso usando lo stesso computer con cui lavorano. La musica è un sottofondo, la qualità è irrilevante. Tutti costoro possono interrompere qui la lettura di questa pagina, non è certamente questo l'apparecchio di cui necessitano, possono soddisfare le loro esigenze con pochi euro. Se però sono animati da una sana e costruttiva curiosità saranno i benvenuti in questo viaggio.

II - Alla seconda categoria appartengono ormai poche persone. Persone di cultura e tipicamente con gusti specifici ben definiti. Queste persone hanno investito una certa somma nell'acquisto e nella collocazione del loro impianto ad Alta Fedeltà. Dedicano il tempo disponibile all'ascolto e traggono da questo molte emozioni e spesso anche molta
Il divoratore di musica distratto
Fonte: Veer

energia. Gli apparecchi di cui dispongono sono spesso frutto di una scelta oculata e tipicamente sono il punto d'arrivo di molte scelte successive. Questo è esattamente lettore che più di tutti può godere di questo studio ed a cui i miei sforzi sono rivolti.

III - I radioamatori, persone curiose, preparate ed attive troveranno in queste pagine un apparecchio che soddisfa le loro esigenze di capacità/sensibilità di ricezione aprendo loro una porta normalmente trascurata verso una qualità musicale dell'ascolto veramente sconosciuta. Questo apparecchio ha sicure caratteristiche di sensibilità, di selettività e di rapporto S/R da soddisfare le esigenze di qualsiasi DXer (negli USA chiamano così gli ascoltatori di stazioni molto distanti) , ma tali caratteristiche sono raggiunte anche da apparecchi di prezzo più modesto, che non hanno alcuna pretesa ovviamente sulla musicalità finale.

Fonte: Butch Blum
1.3 - Cenni sulle trasmissioni FM in Italia

Lo scopo di questo paragrafo è quello di fornire solo alcuni brevissimi cenni sull'aspetto qualitativo delle trasmissioni radio in modulazione di frequenza nel nostro paese.

L'argomento è complesso ed alcuni approfondimenti posso essere trovati (1) o in rete.
Questo sito (2) è invece molto aggiornato sugli avvenimenti del mondo radio-tecnologico.

Le trasmissioni radiofoniche possono avvenire con sistemi Analogici, trasmettitori che irradiano direttamente una portante modulata in frequenza, o con sistemi Digitali, dove il segnale analogico viene digitalizzato e manipolato per ridurne i disturbi. Il segnale trasmesso in questo caso è digitale, e servono ricevitori specificatamente progettati per usufruire di queste trasmissioni.
In Italia la RAI usa un sistema misto. Le fonti possono essere analogiche (archivi nastri/vinili) o digitali (CD, hardDisk), ma tutte tipicamente di altissima qualità. Il segnale viene poi digitalizzato e trasportato in digitale. Viene ricevuto dai ripetori che lo riconverto in analogico e lo ritrasmettono. In tal modo si riescono a ridurre gran parte dei disturbi e delle interferenze, si riesce inoltre a trasmettere una maggior quantità di informazioni a parità di larghezza della portante.

In Italia le trasmissioni in modulazione di frequenza avvengono nella banda 87.5÷108.0 MHz.

.............................Antenna RAI a Milano .................. Fonte: Milanofoto

In analogico vengono diffusi in i canali Radio 1, Radio 2, Radio 3, GR Parlamento, Isoradio.

In quattro fortunate città viene irradiato anche il V canale della Filodiffusione (programma di musica classica Auditorium): Torino 101,8 MHz, Milano 102,2 MHz, Roma 100,3 MHz, Napoli 103,9 MHz.

In digitale vengono diffuse in alcune regioni trasmissioni sperimentali con il sistema DAB+ (Digital Audio Broadcasting+).
Il sistema DAB è sostanzialmente un sistema che permette di trasmettere a parità di banda una maggior quantità di informazioni, comprime cioè il segnale con la minor perdita possibile. Il problema è che "minor perdita possibile" è un concetto molto elastico, che molto ha a che fare con i costi dei sistemi trasmissivi ma poco con l'Alta Fedelta.

Il sistema DAB+ è un evoluzione del sistema DAB, molto usato in Inghilterra negli anni 90 dalla BBC, ma poi abbandonato principalmente per la bassa qualità offerta, in barba alle roboanti notizie da cui sembrava che le trasmissioni in digitale spostassero i confini alle trasmissioni HI-FI.

Per sapere che stazioni radio ed a quale frequenza puoi ricevere nel tuo comune cliccare qui (3).

Esiste poi una miriade di stazioni locali, alcune delle quali estendono la loro copertuta su quasi tutto il territorio nazionale.
Purtroppo il segnale viene quasi sempre digitalizzato, compresso ed equalizzato. Viene praticamente distrutto. Quasi sempre, per non dire sempre, le fonti trasmesse sono già all'origine compresse, mp3 ecc. e gestite da sistemi di computer. Cambiando stazione è quasi sempre necessario ritoccare la posizione dei controlli di tono a causa delle diverse equalizzazioni introdotte.
La qualità diventa troppo spesso molto bassa ascoltando queste stazioni con un Grundig RT50, un Marantz 10B o un apparecchio da 200 euro comprato al supermercato in periferia non non si sente una grossa differenza.

Spettro del segnale in radiofrequenza. La banda di larghezza pari a 8 MHz (a sinistra nella fi gura) è utilizzata per trasmettere una molteplicità di canali digitali (24 Mbit/s, cioè fi no a 5 programmi televisivi,
più audio e dati aggiuntivi). La stessa quantità di banda spettrale è impegnata (a destra nella figura) per diffondere un solo programma televisivo codifi cato PAL comprensivo di canale audio stereo.

Fonte: Centro Ricerche RAI

Link della pagina:

(1) - Rai
(2) - Supercom
(3) - Rai Stazioni

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Grazie Giovanni



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