GRUNDIG
HI-FI STereo Tuner RT 50
2 - Analisi tecnica del Grundig RT50

In questa pagina c'è una approfondita trattazione tecnica dei vari stadi e delle particolarità del sintonizzatore.
Consiglio di leggerla e rileggerla con pazienza. Non è una pagina proprio facilissima e scorrevole, ma è ricchissima di informazioni tecniche e permette di capire l'altissima qualità con cui è stato progettato e costruito questo eccezionale apparecchio.
La lettura di questa pagina dovrebbe seguire alla lettura della trattazione generale sulle trasmissioni radio ed ha lo scopo di fornire il bagaglio tecnico minimo per poter procedere alle prove d'ascolto con sufficiente cognizione di causa.
Anche se, in fondo in fondo, per procedere alle prove d'ascolto è sufficiente un buon orecchio sensibile ed educato.

A pagina 653 del Grundig Techinsche Informationen del Gennaio 1964 il sintonizzatore viene descritto così " l'RT 50 ci troviamo in presenza di un tuner top a livello mondiale, stereo e progettato specificatamente e del tutto per l'HiFi . Sintonizzatore che tipicamente si accoppia a grossi amplificatori HiFi stereo".
Chissa se gli ingegneri Grundig dicevano il vero, cominciamo a vederne le caratteristiche principali:

- Tra le soluzioni adottate troviamo innanzitutto la totale separazione tra i circuiti ad alta e media frequenza della sezione FM e quella AM.

- Un Muting automatico in FM che elimina il fruscio che si avrebbe durante la sintonia fra una stazione e l'altra.

- Le stazioni FM possono essere tenute sul punto di sintonia ottimale inserendo un circuito di controllo automatico della sintonia AFC.

- Commutazione automatica Mono/Stereo escludibile a doppio controllo a garanzia di una ricezione stereo priva di disturbi.

- Il decoder stereo è integrato nell'apparecchio.

 

 

Nelle foto a fianco la pulsantiera del modello per gli USA (sopra) e quella per il modello Europeo (sotto).

- L'apparecchio è realizzato con circuiti stampati, che garantiscono un perfetto e solido assemblaggio. Soprattutto viene garantito il percorso dei conduttori previsto dei progettisti, tanto importante in Alta Frequenza. (Mi è capitato di "riparare" un apparecchio spostando di pochi mm un condensatore che era troppo vicino ad una bobina dello stadio AF)
Alcune di queste caratteristiche sono ancora sconosciute in alcuni sintonizzatori High-End dei giorni nostri !!! Per esempio sull'ottimo Opera Consonance Reference Tuner 1.0 (1)
2.1 - Schema a blocchi
2.2 - Stadio Amplificatore/Oscillatore/Miscelatore FM
In alto a sinistra dello schema a blocchi si vede un classico gruppo Oscillatore/Miscelatore con ECC85 (Mischteil).
Come si vede dalla foto a sinistra l'assemblaggio di questa delicatissima sezione è molto curato e molto solido.
La minima imperfezione su questi contatti e su queste saldature provocherebbero disturbi e slittamenti di frequenza difficilissimi da diagnosticare e riparare.
La tensione proveniente dall'antenna FM attraversa un filtro di banda in ingresso e raggiunge il catodo dell'amplificatore RF, che lavora a griglia comune neutralizzata dal condensatore C303.
L'azione della neutralizzazione è esemplificata nella figura sottostante.
Nella figura successiva invece si vede lo stesso circuito dopo una trasformazione stella-triangolo.
L'induttanza L', che non coincide con L, assieme a C3 forma un circuito risonante in serie, che mette a massa la griglia.
In questo modo l'influenza di retroazione dell'anodo sul catodo è ridotta al minimo. L' è formata dai terminali di C103.
A essere precisi lo stadio preamplificatore non è un puro stadio a griglia comune. Si deve considerare nel circuito
infatti anche la presenza della capacità d'ingresso catodica si tratta quindi di un circuito a griglia suddivisa, con però un rapporto di suddivisione che lo avvicina ad un circuito a griglia comune (CK minore di C4). E CK e C4 danno il rapporto di suddivisione anche nel circuito reale.
Il preamplificatore è alimentato sull'anodo tramite al trappola 9218-016. La trappola 9239-004 e la resistenza R304 servono ad impedire oscillazioni decimetriche. La RF passa, via C307, al circuito risonante intermedio 9226-177 per la sintonia.
La griglia del tubo mescolatore è collegata via C309. Con l'aggiunta della bobina 9226-253 il circuito dsi trasforma in un ponte.
Il circuito a ponte contiene entro limiti stabiliti l'irradiazione dell'onda fondamentale. Quella delle armoniche è tenuta molto bassa con accorgimenti costruttivi ed è molto al di sotto dei limiti consentiti.
C317 compensa l'induttanza catodica non voluta e rende alta l'impedenza d'ingresso dello stadio mixer. Conseguenza è un piccolo smorzamento del circuito risonante intermedio. Una parte della tensione d'uscita FI viene portata sulla griglia tramite C316, facendo sì che la resistenza interna del triodo mixer vista dall'anodo risulti più elevata

Segue nello schema a blocchi il filtro triplo indicato come Dreifach-Filter.

Nell'immagine a destra ho riportato lo schema elettrico di tale filtro.

Nella foto a sinistra si vede invece il filtro stesso.

Con segnali molto forti la sintonizzazione è effettuato praticamente solo da questo filtro, in quanto i circuiti successivi lavorano a banda molto larga, a causa dell'effetto di smorzamento ottenuto con il limiting della corrente di griglia.
Nella progettazione del filtro si è mirato alla massima selettività, larghezza di banda adeguata ed una distorsione di ritardo di gruppo il più possibile costante.
Quest'ultimo aspetto è la premessa per una distorsione ridotta in MF.

La distorsione di ritardo di gruppo si definisce come la variazione della rotazione di fase con la frequenza.
Matematicamente si ottiene con un'operazione differenziale, che se calcolata porta ad un valore costante con la frequenza; se guardiamo ciò da un punto di vista fisico, valore
costante con la frequenza (cioè distorsione per ritardo di gruppo costante) significa che un impulso quadro all'ingresso appare, dopo l'attraversamento del sistema, ancora quadro. Nella ricezione stereo ci troviamo in presenza di bande di frequenza abbastanza ampie, se relazionate alla radiofrequenza portante, e la differenza di distorsione di gruppo diventa conseguentemente un fattore non trascurabile.
Invece nella ricezione mono i rapporti sono assai meno critici.
Grafico 1
Grafico 2
Grafico 3
Il fattore di distorsione molto ridotto dell'RT 50 (grafici 1 e 2) è riconducibile principalmente alla ridottissima distorsione di ritardo di gruppo (grafico 3).
2.3 - Tre stadi di Media Frequenza con compensazione delle variazioni capacitive di griglia
Seguono tre stadi di media frequenza composti da tre EF80 e relativi circuiti accordati.
Dal filtro triplo la media frequenza viene portata alla griglia del primo tubo EF80, cui segue un filtro FI singolo.
Capacitivamente la FI raggiunge poi il secondo tubo EF80, la cui tensione di limiting regola la griglia di soppressione del tubo precedente.
La media frequenza arriva infine all'ultimo tubo di MF attraverso un filtro di banda doppio.

Importante notare che nessuna delle tre resistenze catodiche delle valvole è bypassata.
Questo compensa le variazioni che si verificano nella capacità d'ingresso di griglia.
Il funzionamento è questo: la griglia ed il catodo operano in concordanza di fase; se la tensione di griglia si sposta verso valori positivi, sul catodo avviene una variazione di tensione tale da far rimanere apparentemente costante la capacità griglia-catodo.
Neutralizzando le variazioni capacitive di griglia si riesce ad ottenere una enorme stabilità nella sintonia.
Il terzo tubo EF80 compensa la perdita di amplificazione conseguente al mancato bypass della resistenza di catodo.

Compensazione capacitiva
Schema di principio
2.4 - Rivelatore a rapporto a banda larga

Un rivelatore a rapporto simmetrico segue l'ultima valvola FI.
Questo tipo di rivelatore permette di avere una trasmissione lineare di una banda di frequenze almeno fino a 53 KHz ed una punto di zero stabile (punto di taratura) entro una fascia di tensioni d'ingresso molto ampia.

L'intero stadio è racchiuso all'interno dell'ultima media frequenza (foto sotto)

Il grafico sottostante mostra gli andamenti della tensione di BF (verde) e di quella a rapporto (rossa) in funzione della tensione d'ingresso, oltre alle tensioni di saturazione sulle griglie

delle valvole di media frequenza.
Si può osservare che dopo una ripida salita all'inizio segue un andamento costante della tensione BF in uscita.

2.5 - Circuito di controllo della stabilità di sintonia AFC

Per eliminare alla radice possibilità di impostazione errata, l'apparecchio è stato provvisto di un controllo automatico di frequenza AFC.
Nella figura a destra è mostrato il circuito di base.
Tramite lo Zener Z4 e la resistenza R38 si ottiene una tensione stabilizzata di 2,3 V nel punto C.
La deriva in temperatura di questa tensione è eliminata tramite il varistore R44 ed R43.
Quando l'apparecchio è sintonizzato su un segnale esattamente, sul punto A del rivelatore a rapporto non c'è alcuna tensione rispetto a B. Tramite il rivelatore a rapporto allora la tensione stabilizzata viene a trovarsi

sul diodo di regolazione BA102, stabilendone anche il punto di lavoro.
Se fra i punti A e B del rivelatore a rapporto si determina una tensione a causa di uno slittamento di sintonia, essa viene riportata su BA102 tramite R39. I due diodi BA100 limitano questa tensione a 600 mV. Così viene fissato un range di aggancio, indipendente dalla curva di banda della FI.
E' possibile pertanto scegliere un accoppiamento molto stabile dei diodi, a vantaggio di una perfetta stabilità della sintonia.
Un interruttore consente di disattivare il circuito di controllo della stabilità della sintonia durante la taratura dell'apparecchio.

2.6 - Muting in FM

L'apparecchio è provvisto di muting automatico della sezione a media frequenza, che elimina il rumore fra le stazioni durante la sintonia.
Il livello di inserimento è regolabile, per adattarlo ai diversi livelli di segnale RF.
In sostanza si tratta di un amplificatore catodico ed una valvola di blocco, la quale apre/chiude l'amplificatore.
La sezione di relativa al muting è illustrata nella figura a fianco. Da C32 arriva la bassa frequenza, che dopo la trasformazione d'impedenza è prelevata sul catodo tramite C34. Fintantoché non arriva tensione di comando alla griglia del secondo tubo di controllo (via BA100-R52), l'anodo si trova alla tensione di riposo. Con R45 viene data all'amplificatore catodico solo una polarizzazione molto leggera e tramite R49 e R47 si ottiene il blocco completo. Se invece arriva tensione, l'anodo del tubo di controllo sale praticamente fino alla tensione di funzionamento, spostando il punto di lavoro dell'amplificatore catodico nella zona voluta.

La tensione di comando è data via R28 dalla griglia dell'ultimo tubo di limiting EF80. Tramite R31 e col potenziometro R34 la si regola al livello voluto, mentre il diodo OA50 impedisce che la griglia controllo dell'EF80 diventi positiva.

Durante la sintonia centrando la stazione il volume deve aumentare lentamente, allontanandosi invece deve calare rapidamente.
Provvedono BA100 ed R52. Quando, avvicinandoci alla stazione, la tensione negativa sale, C35 si carica lentamente via R52 (infatti ora BA100 non conduce); quando invece la tensione di comando sulla griglia dell'EF80 cala, il diodo BA100 viene a trovarsi in zona di conduzione e scarica C35 rapidamente.

La sintonia con il muting c'è solo in FM.
In AM l'amplificatore catodico lavora solo come trasformatore d'impedenza.

In figura si vede l'effetto del muting adottato nell'RT50
2.7 - Indicazione di sintonia a sensibilità variable
Un'altra esclusiva ed utilissima prestazione del Grundig RT50 è l'indicazione di sintonia a sensibilità variabile a seconda dell'intensità del segnale.

Se l'apparecchio ha una amplificazione elevata ed un limiting efficace la tensione raddrizzata sul rivelatore a rapporto varia poco quando si cambia di sintonia. Se l'occhio magico è alimentato solo da questa tensione, una sintonizzazione ottica esatta non è possibile. Se d'altro canto si pilota l'occhio magico solo dall'ultimo tubo limiting, si ottiene sì una indicazione adeguata, che però non funziona con segnali deboli.
La soluzione sarebbe quella di un tubo con doppio indicatore. Ma per

l'RT50 si è scelta un'altra strada.
Con segnali d'antenna deboli l'occhio magico è alimentato dal rivelatore a rapporto. Se i segnali sono più forti, cioè quando diventa attivo il limiting, la tensione all'indicatore viene data dall'ultima griglia limiter, tramite il diodo al silicio BA100 e la resistenza R121.
Si riesce così a garantire così una sintonizzazione impeccabile delle stazioni deboli come di quelle forti.

In AM il diodo BA100 non conduce quindi il pilotaggio dell'occhio magico avviene nel modo usuale.
R23 si regola in modo che sia in AM che in FM ed in assenza di segnale d'antenna si ottenga la stessa apertura dell occhio magico.
2.8 - Decoder Stereo

Il rivelatore a rapporto fornisce in uscita l'intero segnale stereo, che poi il decoder trasforma nei due segnali BF d'origine, sinistro (L) e destro (R).

Il decoder dell'RT50 svolge le seguenti funzioni:

1. Separazione del segnale nei tre seguenti: somma, bande laterali, portante pilota.
2. Generazione della portante ausiliaria necessaria alla demodulazione a partire dalla portante pilota.
3. Aggiunta alle bande laterali della portante ausiliaria con la fase corretta.
4. Aggiunta di una deenfasi nel canale differenza (con frequenza della portante ausiliaria) e demodulazione della portante ausiliaria e bande laterali.
5. Aggiunta di una deenfasi al canale somma.
6. Trasformazione dei canali somma e differenza nei segnali BF originari L e R.
7. Generazione di una tensione di controllo per la commutazione automatica mono-stereo.

Vediamo le peculiarità circuitali.

Per ottenere una demodulazione pulita si deve aggiungere la portante alle bande laterali. E' necessario che questa portante abbia almeno la stessa ampiezza delle due bande assieme, oltre che la giusta fase. Se le due condizioni non sono contemporaneamente soddisfatte risulteranno distorsioni rilevanti.
Come risulta dalla normativa tecnica sulle trasmissioni stereofoniche stereo le bande laterali possono raggiungere un'ampiezza del 90% di quella del segnale di base. E visto che la portante pilota raggiunge solo l'8-10% dell'ampiezza del segnale base, è necessario innalzare il livello della portante ausiliaria di 20 dB.
A quest'esigenza si soddisfa così:
Il segnale base introdotto nel decoder (contatto 10a) viene riportato, tramite il condensatore di separazione C151, su un partitore (R151, R153) . Il partitore abbassa il livello d'ingresso del decoder del 25% circa, con lo scopo di bilanciare il salto di volume, che si ha con la commutazione della ricezione da mono a stero dovuta all'informazione aggiuntiva stereo del segnale.
Il segnale base, ridotto di livello, viene portato tramite un altro condensatore di separazione (C152) sulla griglia del primo triodo dell'ECC81 I.
Le resistenze R154, R155 fissano il punto di lavoro.
La tensione anodica del triodo proviene dal circuito accordato composto da 9223-102 e C154, che è sintonizzato sulla frequenza della portante pilota, cioè su 19 KHz.

In uscita dal primo triodo si ha quindi la portante del tono pilota già amplificata. La tensione con frequenza 19 KHz, che c'è sull'avvolgimento accoppiato in controfase (il quale, per non abbassare il Q, viene anch'esso coinvolto nell'accordatura del circuito tramite C155) viene raddoppiata di frequenza tramite un assieme in controfase di due diodi OA81 e poi viene portata, attraverso C157, sulla griglia del secondo triodo dell'ECC81.
La frequenza risultante di 38 KHz serve, dopo un'amplificazione adeguata, al reinserimento della portante.
La tensione continua negativa sulla resistenza (R158) di carico del raddrizzatore viene portata tramite R159 al circuito di commutazione automatica mono-stereo. La polarità negativa della tensione è dovuta all'opportuna disposizione dei diodi.
In serie al circuito anodico a 19 KHz del primo sistema di triodi si trova un ulteriore circuito accordato a 38 KHz composto da 9235-104 e C1.
Tratto dalla bella pagina di Web Surf (3) questa rappresentazione del funzionamento di un decoder

Su questo circuito sono presenti i segnali di banda laterale, i quali contengono la differenza dei due canali del segnale BF.
La differenza dei due canali viene trasferita al demodulatore attraverso un avvolgimento accoppiato. Il circuito ha una larghezza di banda di 6,4 KHz, per cui si ottiene un'attenuazione delle bande laterali pari ad una deenfasi di 50 us.
In radio frequenza il filtro che normalmente da luogo alla deenfasi è un circuito ad avvolgimento singolo.
Serve però che questo circuito presenti una curva di risposta simmetrica rispetto alla frequenza di risonanza,che non è possibile in un circuito singolo che abbia una larghezza di banda relativamente ampia, dal momento che il tratto di curva più basso è sempre più ripido di quello più alto. Per correggere la curva è stato inserito sul catodo della valvola il gruppo 9235-101/C1/C156.
La resistenza catodica R156 è molto alta, così da controreazionare molto il tubo.
Parte dell'induttività della bobina 9235-101 forma assieme a C156 un circuito risonante in serie, sintonizzato a 19 KHz. Esso attenua in parte la controreazione del tubo, così che si ottiene, oltre ad una maggior amplificazione della frequenza del tono pilota edun innalzamento del lato discendente della curva.
In aggiunta C1 e BV9235-101 formano un circuito risonante parallelo, sintonizzato a 63 KHz; in questo modo a questa frequenza si ha una forte controreazione, che induce una ripidità maggiore del lato in salita.

Inoltre si sopprime così la modulazione dell'amplificatore aggiuntivo a 63 KHz utilizzato negli USA.

Io uso i sintonizzatori costruiti per gli USA perchè arrivano fino a 108 MHz a differenza di quelli costruiti per l'Europa che arrivano fino a 104 MHz in quanto in Europoa all'epoca non vi erano trasmissioni tra i 104 ed i 108 MHz. Questo argomento verrà ripreso più volte nello studio, in particolare nella sezione del Tweaking.

Il secondo triodo dell'ECC81 I serve esclusivamente ad amplificare la portante ausiliaria creata. Nel circuito anodico c'è un filtro accordato (9235-103/C1) a 38 KHz, al quale è accoppiato un avvolgimento in controfase, che costituisce già una parte di un circuito a diodi simile ad un "modulatore ad anello". (2)

I quattro diodi sono tutti collegati in serie con lo stesso verso di polarità.
Sulla diagonale 1-3 (vedere figura a destra) di questa configurazione di diodi c'è la portante a 38 KHz.
Fra il punto centrale della bobina di prelievo della portante e quello centrale delle resitenze di carico (S) viene inserito il segnale RF di banda laterale modulato con il segnale differenza dei canali L e R.
Su queste due resistenze (R173/R174) si forma il segnale differenza demodulato (su R173 con polarità positiva, su R174 negativa: +D e -D).
Sulla resistenza di catodo R156 del primo triodo di ECC81 I si preleva il segnale somma S (30-15.000 Hz); esso viene addizionato ad entrambi segnali -D e +D per ottenere i segnali BF sinistro e destro.
Questo triodo si comporta relativamente al segnale somma come uno stadio ad anodo comune.
R161 ed R162, assieme a C158, (vedere schema elettrico del decoder) determinano la deenfasi di 50 us richiesta per il segnale somma.
Il ripristino di entrambi i segnali originari L ed R a partire da quelli somma e differenza si ottiene applicando i seguenti algoritmi:

S=L+R D=L-R
(L+R)+(L-R)=2L
(L+R)-(L+R)=2R

Per raggiungere un ripristino esatto è necessario che i segnali somma e differenza vengano combinati in modo corretto per quanto riguarda grandezza e fase.
Una riserva di amplificazione di 6 dB della portante ausiliaria consente di compensare la perdita del ricevitore.
Con i regolatori R174 ed R173 si modifica la diafonia massima tra i due canali.
Come si vede nella figura a destra si raggiungono attenuazioni di diafonia superiori a 40 dB.
Si tratta di valori molto buoni al fine di una trasmissione stereo di qualità, molto migliori di quelli dei dischi stereofonici.

I due segnali BF si prelevano dopo il filtro passa basso composto da C162/C163 e R178/R179 che elimina i distrurbi provenienti dai contatti del relais di automatismo mono-stereo.

2.9 - Commutazione mono-stereo automatica

Il Grundig RT50 è dotato di un circuito di commutazione automatica da mono a stereo.

La commutazione avviene solo quando siamo in presenza sia della portante a 19 KHz, sia di un livello RF sufficiente. Con questo accorgimento si evita che l'apparecchio commuti quando è presente una tensione in ingresso non in grado di garantire una ricezione stereo soddisfacente.

Sulla ECC81 arrivano due tensioni di controllo, U1 ed U2 (circuito di principio a fianco).
U1 arriva dalla griglia dell'ultima EF80 (III) e funge da tensione di limiting. U2 è generata dal raddoppio della portante ausiliaria a 19 KHz. I due triodi sono accoppiati da una resistenza catodica in comune, in modo tale che quando uno dei triodi è bloccato la corrente anodica totale nel relais Tris154 vari solo di poco.

Il relais stacca solo se tutti e due i triodi sono bloccati.
R206 stabilizza la sensibilità di fronte a sbalzi della tensione di rete. Le due resistenze R58/R61 impediscono oscillazioni MF nella valvola ECC81 II.
2.10 - Adattatore d'impedenza d'uscita
L'RT50 è stato progettato per pilotare anche amplificatori transistorizzati o per pilotare contemporaneamente più amplificatori.
Per evitare che gli amplificatori collegati potessero influenzarne la tensione in uscita o la risposta in frequenza lo stadio d'uscita del sintonizzatore è composto da un trasformatore d'impedenza transistorizzato con resistenza d'uscita di 2 Kohm.
Il segnale BF fornisce corrente alla base del transistor AC107 (il transistor che aveva il fattore di rumore più basso dell'epoca) dopo essere passato per un filtro passa basso che taglia a 15 KHz. R255 funge da carico del filtro passa basso.
Parte del segnale amplificato dall'AC107 viene rispedito sulla base, per ridurre molto la distorsione di non linearità. Ciò fa anche sì che la resistenza di uscita si riduca considerevolmente.
La scelta di AC107 dipende dalla sua elevata frequenza di taglio superiore e da un rumore molto ridotto specie alle frequenze basse. Il filtro passa basso impedisce alle frequenze che si estendono oltre la gamma udibile di entrare nell'amplificatore BF, dove potrebbero causare sovra pilotaggi incontrollati o generare modulazioni spurie.
Questo è una protezione importantissima per i moderni amplificatori che hanno una estesissima risposta in frequenza.
Resistenze sugli emettitori molto elevate stabilizzano gli stadi in
temperatura e riducono l'influenza delle dispersioni dei parametri dei transistor. Il range di temperatura ammissibile arriva a +60 °C.
Questa sezione BF presenta un'amplificazione complessiva pari ad 1 circa.
La diafonia fra i due canali è superiore a 70 dB; di conseguenza la diafonia dipende solo dal decoder.
La resistenza d'uscita ridotta consente di utilizzare cavi di BF molto lunghi senza preoccupazioni. Infatti il calo di frequenza di 3 dB a 15 KHz avviene solo quando il cavo raggiunge 50 m.
Come detto in precedenza inoltre l'RT50 può alimentare più amplificatori. La fig 28 mostra la risposta in frequenza dell'apparecchio fino all'uscita dell'amplificatore catodico.
Le uscite BF sono accessibili via una presa stereo DIN a 5 poli. Il canale sinistro sul polo 3, il destro sul 5. Questa disposizione concorda con quella dei giradischi e registratori stereo e corrisponde alla presa d'ingresso radio dell'amplificatore Grundig SV50.
Risposta in frequenza dell'RT50 fino all'uscita del decoder.
2.11 - Alimentatore

Per assicurare un rapporto segnale/rumore il più alto possibile è stata posta molta attenzione sia all'alimentazione dei filamenti che al filtraggio dell'alta tensione.
Per il filamento della ECC83 è stata prevista un'alimentazione simmetrica. Invece gli altri tubi sono alimentati asimmetricamente.
La cablatura nello chassis è stata disposta in modo che la BF e le correnti di filamento non potessero mai percorrere strade comuni.
L'anodica è filtrata sull'uscita del raddrizzatore con 2 x100 uF.
Per la ECC83 è poi previsto un filtraggio aggiuntivo. Anche il decoder dispone di un filtro separato.

Nel caso dei moduli di BF transistorizzati è facile ottenere un buon filtraggio, vista la bassa tensione in gioco. Infatti 47 Kohm e 50 uF garantiscono un filtraggio generoso.
Notare anche la griglia schermo della ECH81 relativa alla sezione AM stabilizzata da un condensatore da 2 uF per evitare il rischio di ronzio da modulazione.
2.12 - Sezione a MA - Modulazione di Ampiezza

L'antenna AM è collegata alla bobina di antenna tramite un condensatore che ne compensa le ridotte dimensioni.
In parallelo alla bobina troviamo il circuito assorbente 9225-250, che è coaudivato dalla resistenza R205. Il segnale RF arriva alla griglia del mixer tramite C105. Il circuito risonante dell'oscillatore è sistemato nel primo trasformatore di Media Frequenza (1).
L'elettrolitico C106 sulla griglia impedisce un ronzio da modulazione.
La conversione avviene nel modo classico. Il primario del secondo trasformatore di media frequenza alimenta l' anodica del miscelatore. Sul secondario viene trasferita la media frequenza per andare a pilotare la griglia della EAF801.
Affinchè questo trasferimento avvenga in modo preciso è necessario fornire all'EAF801 una neutralizzazione indipendente dai parametri dei vari esemplari di valvola. Allora è stato inserito C118 che funge da stabilizzatore della capacità di griglia.
La rivelazione avviene tramite il diodo della EAF801. Contemporaneamente si ottiene la tensione di regolazione.
Attraverso il commutatore la BF raggiunge il tubo ECC83. Esso è configurato in AM come amplificatore catodico.

Per ottenere una riproduzione migliore dei toni alti anche nella banda AM tale sezione è stata dotata di un circuito di larghezza di banda che agisce su due filtri.
Posizione banda stretta: l'accoppiamento è normale.
Posizione banda larga: l'accoppiamento viene aumentato significativamente con i piccoli avvolgimenti supplementari.
La differenza di sensibilità fra le due posizioni è di 1:0,7 circa e le larghezze di banda ammontano a 4,5 e 8,5 KHz., quindi molto superiori alla banda passante consueta delle trasmissioni in Modulazione di Ampiezza.

Link della pagina

(1) - Opera Consonance Reference Tuner 1.0
(2) - Modulatore ad anello
(3) - Stereo Multiplexing for Dummies

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Grazie Giovanni



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